Come l’anno scorso Maria Paiato ha affrontato la lettura di racconti del ‘900 italiano, quest’anno, nella ricorrenza dei 400 anni dalla morte di Cervantes, più artisti si avvicendano nei vari ruoli del capolavoro di Don Chisciotte della Mancia per offrire una maggiore ricchezza interpretativa. Quattro appuntamenti che cavalcano la trasposizione quasi integrale dell’opera: il messaggio del valore salvifico della lettura, uno dei temi fondanti del romanzo, è restituito proprio attraverso la lettura. Le serate sono accompagnate dalle incisioni visionarie di Gustav Dorè per portarci nelle atmosfere e suggestioni del capolavoro.
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Il Comitato Vivere all’Antella, da sempre vicino ai temi sociali più sentiti, nell’ottica di rafforzare il vivo senso di opposizione dinanzi alla cultura della violenza, ed in particolare alla violenza sulle donne, intende promuovere una serata dedicata all’analisi del fenomeno ed alle sue molteplici sfaccettature. Il Comune di Bagno a Ripoli, nell’ottica di condivisione delle finalità e degli intenti delineati dal Comitato, intende promuovere detta iniziativa, quale progetto pilota anche di futuri eventi.
La Venexiana, una delle commedie più cariche di erotismo della storia del teatro italiano, arriva sul palcoscenico con la regia di Riccardo Massai, che dal testo composto fra il 1509 e il 1518 ha tratto uno spettacolo forte e attuale, tra sexy toy, dialoghi accesi e senza censure.
Una città: Napoli; la sua lingua, la sua musica. Le canzoni napoletane rappresentano una letteratura di importanza storica sia che scaturiscano dalle penne di compositori importanti, sia che siano frutto dall’ispirazione di musicisti meno famosi. Il comune denominatore è la loro straordinaria invenzione melodica, lo strettissimo rapporto tra musica e testo e i forti legami con la tradizione popolare. Qualcuno, non senza fondamento, le ha paragonate ai Lieder tedeschi. Le fonti letterarie, forse, non raggiungono quelle altezze; la musica, in molti casi, sì.
L’Olimpo tramuta in una stazione radiofonica dove tre simpatiche divinità si divertono a fare i dj investiti dai racconti bisbigliati dai loro radioascoltatori. Racconti che parlano di mondi immaginari senza confini né pregiudizi, facendo della diversità un prezioso tesoro da custodire. Racconti che parlano di sogni. I protagonisti, talvolta dèi talvolta dj, rivivono questi bisbigli solleticando la propria immaginazione e trasformandoli in realtà.
“Ho un sogno, ma non so come dirlo: I have a dream?” Martin Luther King la diceva meglio è il racconto di un giovane attore che sogna di mettere in scena l’Amleto. Intuizioni sceniche irrealizzabili, invettive contro la mancanza di mezzi e il desiderio di modernizzare l’opera di Shakespeare sono il pretesto per riflettere in modo leggero ma toccante sulla condizione dell’artista e sulla generazione dei trentenni che ancora non si arrende pur non sapendo se riuscirà a realizzarli, i propri sogni.
Un delicatissimo spettacolo in cui due bimbi aspettano di nascere… e immaginano il mondo! Un mondo che creano con i magici oggetti scenici ispirati alle illustrazioni di Raymond Peynet. Una drammaturgia visiva che muove da quelle immagini lievi, permeate di delicatezza, e compone in scena un universo surreale, all’insegna della tenerezza e della fiducia nell’amore. Due teneri personaggi aspettano con fiducia… l’amore sostiene la loro attesa, che permette alla luce di tornare dopo il buio della notte… Chi aspettano? Aspetta anche tu con loro e lo scoprirai a fine spettacolo!
L’esperienza sportiva fa da sfondo alle interviste che diventano veri e propri racconti di vita. Sul palco i campioni dello sport, racconti unici e privati degli eroi moderni. Non più lo sport visto come fenomeno di massa, ma esperienza intima e personale di chi lo vive, attraverso le emozioni, le paure, quando il gioco diventa passione, il rapporto con se stessi, la voglia di arrivare e la paura di non farcela. La serata in particolare affronterà la tematica del mentoring: come nasce un campione?
Il programma radio “IGE – Il Garage Ermetico” dalle frequenze di Novaradio Città Futura torna a teatro! VM18, è la seconda e matura parte del progetto “Il Curioso Caso del Garage Ermetico”: siamo partiti dalla fine per tornare indietro ed eccoci giunti finalmente a parlare dell’assassinio, della crisi dell’uomo adulto, il logorio della vita moderna, ma anche della famiglia e del gioco, del tempo ritagliato per tornare incoscienti. Partendo dal momento in cui gli esami non finiscono mai, arriveremo in men che non si dica a quella maturità, forse obbligata, ma comunque essenziale.
Il progetto ha visto collaborare insieme utenti di Casa Elios (Centro Diurno Caritas Firenze) e del Centro Salute Mentale dei Quartieri 3,1/4 di Firenze con attori dell’Associazione EsTeatro. Lo spettacolo racconta i diversi aspetti di una mente confusa che corre veloce verso un mondo fittizio e protettivo. Intorno e dentro di lei voci delle angosce e delle forze interiori la spingono verso illusioni e nuove identificazioni. Il ritratto di questo personaggio intende sottolineare l’importanza del conoscere e convivere con il concetto di diversità per un confronto utile anche a nuove chiavi di lettura per la realtà intorno a noi.