Nunzio

Sabato 26 Novembre 2011 – ore 21

Perchè esserci: … la lingua rivela i suoi codici metaforici, mentre la schiettezza segreta e pudica del rapporto vibra al di là delle parole, rendendo palpabile e vincente questa alleanza di diseredati. È di spettacoli come questi che il teatro vive. Franco Quadri – La repubblica

“NUNZIO” atto unico con due personaggi, Nunzio e Pino, due figure di meridionali emigrati per motivi di lavoro (Nunzio è un operaio in una fabbrica di prodotti chimici, Pino è un killer), che vivono in un modesto appartamento di una città del nord. L’azione, che si svolge nell’arco di una sola giornata, descrive il momento in cui Pino dopo un omicidio, tornando a casa scopre che Nunzio ha seri problemi di salute. Nasce così tra i due un dialogo caratterizzato dal senso di solitudine, di emarginazione, di amicizia e dal desiderio di ribellione. Il linguaggio ricco e intenso, a volte crudo, se pur a tratti immerso in situazioni surreali mette in risalto l’umanità che accomuna i due personaggi.

La lingua che ho usato in Nunzio è il dialetto messinese perché sentivo che riuscivo a esprimere tutto attraverso quella che è poi la mia lingua dell’infanzia, è il suono delle mie radici e mi dava la possibilità di esprimermi veramente fino in fondo. Le parole sono in messinese, ma c’è una costruzione molto teatrale per dare anche una musicalità e un’atmosfera precisa. Così è nato Nunzio, con cui ho vinto il Premio IDI. Abbiamo mandato il testo a Carlo Cecchi, che non sapeva nulla di noi, e anche Cecchi si è entusiasmato, ci ha voluto conoscere come attori, ed ha accettato di dirigerci nello spettacolo. Da Nunzio è tratto anche il nostro primo film Due Amici del quale io e Francesco Sframeli abbiamo curato anche la regia. L’esito è stato più che soddisfacente: nel settembre del 2000 Due Amici ha ricevuto il “ Premio Leone d’Oro – Opera Prima” al Festival del Cinema di Venezia.
Spiro Scimone

Compagnia Scimone Sframeli

di Spiro Scimone

con Francesco Sframeli e Spiro Scimone

scene di Sergio Tramonti

regia di Carlo Cecchi

Opera vincitrice selezione IDI Autori Nuovi 1994.
Medaglia d’oro IDI per la drammaturgia 1995
Nomination premio speciale UBU 1995

Durata 60’

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