Tragico e divertente possono essere condensati nella stessa opera? Sì, se l’ intreccio è ricco di inganni, rivelazioni e promesse e il culmine è degno dei migliori romanzi d’appendice. In questa rivisitazione de La cieca di Sorrento di Francesco Mastriani curata da Alessandro Fani le pene e le gioie dei protagonisti vengono narrate con una vena comica che illumina le loro vicissitudini, rendendo la vicenda un ossimoro avvincente. Spunti di riflessione, risate e suspense: un giovane aspirante medico, segnato dalla tragica esecuzione del padre, ingiustamente accusato di aver assassinato una nobildonna, si ritrova a lavorare per un astuto notaio scoprendo con orrore che il vero mandante del delitto non è altri che il suo stesso datore di lavoro. Ma a sparigliare le carte in gioco compare lei, Beatrice, donna cieca alla quale il giovane medico promette di restituire la vista… e in più? si cena con piatti del tempo risorgimentale italiano.