LA CAROGNA
di Chiara Guarducci

Lucifero

LA CAROGNA
di Chiara Guarducci
“Trovatemi il cuore e tenetelo, perché cade all’indietro”

con Dhemetra Di Bartolomeo
allestimento scenico e luci Silvia Avigo
costumi Antonio Musa
video editing Nadia Baldi
assistente alla regia Matteo Caruso
assistente allestimento Eva Di Franco
regia Paolo Biribò

La Carogna è uno spettacolo sull’amore, sulla vertiginosa giostra di sentimenti su cui Amore inevitabilmente invita a salire, giostra che insiste sul suo identico e inesauribile giro di colpi: Innamoramento, separazione e solitudine. Il cuore esposto dell’innamorato, diventa un pezzo di carne offerto in un inevitabile sacrificio.
La Carogna è una carcassa; verminante, stracolma, in perenne ributto. Dal fondo della sua piaga aperta, rovistando nel vivo della carne, tira su le meraviglie e l’orrore di Eros, che da abbondanza ed epifania ripiomba nella sacca marcescente da cui sgorga. È lei stessa la trappola di gioia e torture, la giostra a cui non può sottrarsi, per spasmi di  fame.
La giostra che insiste sul suo identico giro di colpi: innamoramento, separazione e
solitudine.
Dopo “Lucifero”, angelo caduto ancora impregnato di cielo, che raggruma il dolore dell’incarnazione segue dunque “La Carogna”, come un’ulteriore escrescenza di questa prima creatura, ugualmente impossibilitata a finirsi, ugualmente inchiodata.
Un altro avanzo che eccede che diventa icona mistica d’Amore, scavata nella carne e che si dibatte tra spirito e materia.
La Carogna è il secondo capitolo del libro “La neve in cambio” scritto dall’autrice fiorentina Chiara Guarducci che precede “Camera ardente” terzo e conclusivo atto dell’opera che, dedicato alla morte, idealmente chiude la riflessione dell’autrice sul bisogno d’amore.
In uno spazio scenico asettico e minimale, l’amore è chiuso in una macelleria, nella cui vetrina sono esposti sogni infranti e desideri consumati.
Le immagini digitali che accompagnano tutta la durata dello spettacolo, sottolineano l’idea registica dell’opera, la sua contemporanea e universale attualità.

 

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Foto: Gianpaolo Becherini

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aprile, 2024