UN PAESE DA NOBEL

SCUOLE SUPERIORI 14-18 ANNI
collage, testi e scelta video Valentina Grazzini
con Rosario Campisi
un progetto a cura di Riccardo Massai
Produzione Archètipo

Lo spettacolo nasce dall’idea di raccontare in maniera divulgativa la storia degli italiani insigniti del Nobel. Personalità fuori dal comune che hanno vissuto esistenze spesso difficili, certo non banali, riuscendo a far emergere il proprio talento contro tutto e tutti.
L’inizio dello spettacolo è affidato a Grazia Deledda, Nobel per la letteratura nel 1926, seconda donna ad ottenere il riconoscimento dopo Marie Curie. Nata e cresciuta in un contesto sociale e geografico in cui la cultura era vista come distrazione rispetto al lavoro, donna per giunta, Deledda riuscirà da autodidatta ad apprendere la lingua italiana e farne la sua arma, per raccontare la Sardegna e le
sue tradizioni, ma anche l’amore e i sentimenti.
“Giovanni il telegrafista” di Enzo Jannacci ci introduce a uno dei Nobel più popolari, Guglielmo Marconi. Dai primi esperimenti fino all’intuizione che lo porterà a mettere a punto il telegrafo, l’inventore – insignito del premio nel 1909 – impose la sua piccola rivoluzione agli scettici, battendo sul tempo i russi ed aprendo le porte alla nascita di radio televisione.
Sulle note di “Mistero buffo” veniamo traghettati nel mondo giullaresco di Dario Fo, Nobel per la letteratura nel 1997. Sarà Franca Rame, compagna di arte e di vita, a raccontare Dario e i momenti salienti legati all’insigne riconoscimento, fino alla lettura del discorso recitato a Stoccolma.
Uno spot pubblicitario ben fatto può riassumere la filosofia di un grande personaggio:
è il caso di Rita Levi-Montalcini, che negli anni Ottanta (novantaduenne), fu testimonial di un’azienda telefonica a favore della ricerca scientifica. Il Premio Nobel per la medicina 1986, evanescente quanto elegante, ci racconta la sua lunghissima vita costellata di colpi di scena, compreso l’intenso periodo clandestino, nella Firenze occupata dai tedeschi.
Ne “Il gioco delle parti” ognuno interpreta un ruolo: niente di più naturale dunque se l’Attore, darà qui voce ad un personaggio, l’Autore, ovvero Luigi Pirandello. Così, dopo averci letto l’inizio della commedia, da lui ascolteremo quel che accadde l’8 novembre 1934, quando l’Accademia di Svezia conferì il Nobel per la letteratura allo scrittore siciliano.

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aprile, 2024